Al chiar di luna d'una notte stellata
con te vergine, candida e immacolata..
al chiar di luna d'una notte di maggio
io t'ho soffiato reverente ed incantato
il mio canto di primavera nitido sul collo
il collo tuo soffice femmineo fresco
il collo tuo giocondo e immortalato
da infinite poesie d'infiniti poeti
il colle tuo sublimato, come di usignolo insonne su di un prato
timido e lieto, mentre attende fremente
l'arrivo della bella stagione mite
per possedere con gioia, per amare con gloria.
E come una voragine l'anima mia ribelle
inquieta si muoveva alla tua sorgente
inquieta ti cercava sopra e sotto la veste
lieve purpurea ebrezza
si dipingeva allora sulla tua tela
fatale, capolavoro d'ambizioni cosmiche;
surreale il brivido che mi percorreva di nuovo la fronte
mentre le tue mani smaniose e caute
si stringevano come fuscelli di velluto
attorno alle mie
cercandone il sicuro riparo.
Amore, al chiar di luna
sempre ti vorrei portare
e stringere forte sul mio petto
proteggerti da tutti quegli orrori
che al giorno si sentono
ma che al chiar di luna più non appaiono;
e appaiono solo le nostre mani intrecciate
come rami d'un grande albero.