scieluminose

AL LIMITE DEGLI UNIVERSI TRASCURATI

E se scruti sul bordo
Di tutti quanti gli universi trascurati
Vi sono infiniti mondi
di miti silenzi distanti
Cosparsi lungo inchiostri di luce
Sulle scie di terre vergini, incontaminate,
attraversati da ampi oceani di lacrime, che non si possono riferire
Ricolmi
Di incomprensibili pianti senza toni
E vette più alte dell'Everest
Sospese su nevose montagne mai solcate
Troppo maestose affannose, azzardate
randagie per l'abitudine dell'uomo comune
Troppo vere e coraggiose per chi non sente di poter arrischiare
Il proprio futuro dietro cumuli di nebbioso fumo
Tradendo il falso credo
Imposto dalla società del mediocre
Servo del potere del quantitativo prodotto
ma assai intimamente scontento
Del rito previsto.
Eretta su scricchiolanti fondamenta di plastica
Per un'apparenza avida
La società della genìa falsa del progresso
è cosparsa
Di tracciati già spianati in partenza
Sentieri obbligati cerimonie prefissate
Abiti da sposa e abiti da gala
Camicia e cravatta
Per il giusto tempo prenotata
Una vita scandita con la sua mensa quotidiana
L'aspettativa comune già organizzata
E un'agenda sottobraccio
Con la settimana già pronosticata:
Come incubo di soldati in trincea
La routine obbligatoria
Non ha libera scelta

Ma gli universi trascurati
Non hanno fissa dimora
Essi profumano dell'odore
Di una vita sconsacrata
Ripudiata di tutta quanta la mesta
solenne incombenza arrogante
Travolti dalla furia del rifiuto
di una umanità di diseguali
ingorda del sangue delle vittime da sacrificare
Sull'altare dell'accumulo del profitto capitale
E pregna dei suoi falsi eroi megalomani
E dei deliri da sonnambuli dei convinti;
Invece gli universi tralasciati
Non conoscono confini né affabulazioni
né limiti artefatti
Non s'adattano né s'adeguano
Ai sonni e ai balli immobilizzati
calcati su gesso dei vinti
legati mani piedi nella turpe danza
stretti con camicie a forza
veri zombie dell'evoluzione
a marcire spenti sull'ara dell'anti progresso;
E per quanto ghettizzati dal mondo dei sani, quando va bene
Quando va male eliminati e sotterrati
I trascurati non s'abbattono
E dimostrano bene l'obiezione a quel falso credo
Come versetti apocrifi aborriti
Dal Corano come dalla Bibbia
dal memoriale di guerra come da tanti pezzi di storia respinta
Censurata falsificata non detta
mai denunciata
Mai adeguatamente raccontata
Quali fantasmi racchiusi nell'archivio di Stato
non desecretati
Quali segreti, misteri inquieti in un territorio mai risolto
Figli abortiti appena venuti al mondo
Conformazione visiva dello scandalo che i sani hanno dentro
Una malformazione una malfunzione
Un presunto relativo difetto
Tipo un senso avente formula
Una linea avente traccia
in un'opposta apoteosi rivoluzionaria
mistica visione ribelle alla destinazione comune
un'oasi di talento e d'intelletto
in mezzo a un deserto di sterco
Una porta sbattuta in faccia alla sala rossa degli applausi
Sotto i riflettori dominano i vinti
Una posizione eretta tergo
Sempre a mostrare la schiena
Il lirico salvifico Grande Rifiuto
Un'utentica aspirazione, una passione, un'orientamento
che non si ha paura di dire dinanzi alla falsa litania maggioritaria
Sentenziata, deliberata quale ordine universale
marchiata con ferro rovente sul parametro del mediocre.
Ma lasciateli finalmente respirare
gli universi paralleli dei trascurati,
essi sono manichini appena accennati
sulla scia delle grandi rivolte della Storia
Manipolati da altri più esperti con rinnovata malizia
per ergere nuove torri di guardia
e vincere le loro sorde finte rivoluzioni in maschera
conformando come meglio gli aggrada, gli scambi di potere
i grandi passaggi e svolte nella storia
Cui ai manichini spetta ancora il vero ruolo da
Protagonista,
attori principali sul palcoscenico della regia di Stato
che ha ormai stancato
che devono abbattere essi stessi
subentrando in un vero cambio di mano alla regia
acquisendo la scena e la cinepresa
Anziché accontentarsi di saltuarie comparse occasionali
opportunistiche
Sempre da dentro il ventre del Leviatano
Atte solo a nutrire la macchina del mostro:
gli universi dei trascurati
devono venire alla luce,
essi rappresentano e fiutano l'Eresia
Trasudando verità e realtà e richiesta di giustizia
Proprio nella negazione
che gli stessi incarnano
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