Muta e sorda l'ombra
Non volgendosi,
mai vista resta
Quando il corpo tramortito desiste
Invalido
Ma dimenandosi
Spoglio
Tra ghiacciati tormenti d'osso
Contorti grovigli d'avvoltoio
Non sa scomporre un ultimo sforzo
Giunti nel mezzo del dilemma
Ribaltata la trama
L'ombra tace
Rimanendo cocciuta lumgo il solco sul tracciato
Non si volta
E nel silenzio irrompe
E ricompone
La nitida vista
Riassembra il dramma
Riprendendo memoria
Sforzando il corpo
Danza s'inarca piroetta
passeggia
Corre lungo direttrici d'avanguardia
Lasciandola spaesata supera la forma
Oltrepassa la figura
Velleitaria Consistenza
Del corpo
Rivelando la fonte della realtà:
La sferzante volontà
Che incalzandolo lo insegue;
Inconsapevole egli
Non ne ha traccia
Come automa in sussiego
Spodestato dal suo comando
Rinnegato ogni senso
Rifiutato l'abituato segno
Il corpo
Contempla il nuovo vizio
Della propria ombra
Erta a faro
Fondersi con la luce
Nel riverbero