scieluminose

PRIDE!

LGBT LGBT+
Ripetilo ancora...
LGBTQ LGBTQI
OGNI VOLTA una lettera si aggiunge
In questa sigla che racchiude
costellazioni, miriadi
di verità incontenibile.

Drappo di luce sospesa
su milioni di gocce trafitte dal sole.
Drappo colorato mite custode
degli appurati vari
dissimili mille alfabeti
e linguaggi effusi dal cuore,
a disvelare verità ovvie
di corpi vivi in perenne peregrinazione
volti nudi non più ingombri
di quelle vetuste maschere abitudinarie
per troppo tempo prenotate ("sbarazzatevi delle maschere!")
da troppo tempo con dovizia
e ossequiosa reverenza interpretate ("gettate via le maschere!")
Corpi ripudiati dal baricentro
genio radiocomandato civile
riscoperti nella loro vera essenza
Naturale,
eterea, impalpabile.
Bandiera antisudditanza all'ordine
preconfezionato, scardinabile,
baluardo di tutti i degni e di tutti i loro segni
e ancora dei degni innumerevoli loro modi
d'intendere l'amore.
Altramente fecondi.

Il drappo antico ormeggio
di battaglie finalmente osate
- illuminando gli invisibili imbarazzanti Destinatari
di quell'amore che non osava chiamarsi
per Nome
gettando i paraocchi a chi lo ripudiava
declinandolo a malattia
per giustificare la propria personale resistenza
a non venirne impetuosamente travolto e dunque coinvolto -
Protegge, instilla, rassicura, ispira
ma più non percuote
nella furibonda tormenta che imperversa tutt'ora
ostentandosi presuntuosamente maggioritaria
e investendo dietro di sé
esistenze friabili come steli, vite espulse,
mute o viceversa abbaiate,
adolescenze spiate,
spente o rabbiose,
poiché vigilate
e quindi ripudiate, sbattute fuori e rinnegate;
e ancora i mille dialetti e le mille sfumature
di essere e di fare l'amore,
quel tuo per sempre verde
Amico Fragile.

Ma chi porta ora il vessillo non sfama
E non serve il valore
L'ideale è stato abbandonato dietro lo spaccio
ed il nuovo quartiere non militarizzato a luci rosse;
Ed evidentemente il leader più non rassicura
Quelle buie esistenze spaventate,
Le loro vite contrarie non conformi
Al sistema omologante iper quotato,
Egli banchetta anzi ai palazzi del potere
E non serve null'altro
Se non il proprio ego smisurato, il prestigio e il successo:
Associazioni e altre sigle pronte a Ingrassare
Il business miliardario delle nuove case di piacere
L'omosessualità, la transessualita'
Immesse liberamente sul mercato
Delle merci umane, come fenomeni sessuali d'eccesso
Carne al macello trattata come svago
Per i ricchi repressi figli
Della società bene
Cis-etero
Assolutamente patriarcale
Ed è proprio nella retorica ipocrita dell'accettazione
Tramite la desublimazione operata dal consumo repressivo
Ovverosia lo sfruttamento, la prostituzione,
le mode dispendiose dell'intrattenimento da sballo
Come unico valore di scambio
Per un apparente accettazione del diverso
Nella comune sala giochi del profitto
Che si consuma l'inganno
della finta lotta per i diritti.

Ma trasgredire non è sempre
La parola chiave
Esaustiva ed esauriente, per il percorso di
Liberazione
in quanto la norma in realtà è vana architettura e proclamazione
Essa semplicemente non sussiste;
E per quanto riguarda l'emancipazione
Essa funziona solo per la cassa del locale;
Il business si fa fruttifero
E con il pretesto dello scopo non lucrativo
Dell'emancipazione e della lotta sociale
Versi meno tributi al fisco
E il guadagno si fa ingordo
E lauto il godimento
Nella tua battaglia che puzza di scalata Commerciale
Anche ai finanziamenti pubblici non fai diniego:
"Pecunia non olet"
È la nuova sigla vincente
Per le nostre associazioni di delinquenti
Schiette associazioni a delinquere
E per i simulatori di hate speech in rete
Hate rivolto contro se stessi
Per un bel posto da consigliere
Un posto di fianco al Padrone
Sfornando la propaganda del terrore
contro il diverso che dovrebbero innalzare
ingenerando anzi timore nei ragazzini loro simili
Ritraendoli dall'essere se stessi;
E i finti traguardi nelle lotte per i diritti
Della nostra sventurata comunità senza Nome.

"Lgbt" non diventi
solo un altro stendardo
Una forma vacua da cui reclamare Eguaglianza
Senza sanguinare,
senza sentire il riscatto rabbioso fino al midollo;
Vessillo ormai piantato
dietro cui ripararsi rilassando i muscoli
Formula giustificativa mostrata
a bella posta per non fare niente
Ottimo pretesto a cui le canaglie parassitarie s'aggrappano
facendosi alfieri di battaglie che non gli appartengono
Nell'indifferenza di un opportunismo vigliacco
che miete vittime quanto Regresso;
Lgbt:
non rimanga mera combinazione di lettere da sommare
Per rendere ciò che è inafferrabile.

Eppure "I ragazzi non erano mai stati così Belli
Alti e fieri
Avevano perso
Quel velo di tristezza dagli occhi..."
Come all'indomani delle rivolte di Stonewall
in quell'immortale '69
Della Primavera dell'Orgoglio Omosessuale
e come ricordano sempre gli occhi e le penne dei poeti
Un giorno non troppo lontano forse tornerà:
La Rivoluzione, ed essa sarà anche Gaya;
Ed omosessuali, lesbiche, transessuali
E tutte le esistenze non conformi
al sistema omologante tiranno
Scenderanno ancora in piazza
per una vittoria che non sia solo esteriore
E saranno nuovamente così belli
Mano nella mano marceranno fieri
Per le strade
nugoli informi di desideri, baci ed abbracci
gratuiti e spontanei moti di piaceri ed emozioni
Mai più costretti né dalla norma arcana putrefatta
né dal regno della mercificazione dei liberi desideri
nugoli colorati di amori, realtà divergenti
ad accogliere
Corpi nudi vellutati, finalmente disvelati
Lottando insieme osando chiamarsi chiari per nome
Per un nuovo Pride dell'umanità
Multiforme.
Umanità che non sarà mai bieca Maggioranza - che
Perseguita, incatenando e soggiogando
pretendendo di sedare
colonizzare, assimilare
chi le si nega -
Umanità che non s'incatena
poiché divisa in tante entità
chiamate a bocca storta minoranzA,
E da qui, in miriadi di lingue, colori, rumori, alfabeti, odori
esperienze, sfumature, suggestioni,
Memorie, storie e tradizioni,
passioni, caratterizzazioni,
miliardi di pulsioni e battiti in un cuore vivo
- Ed ognuno è diverso,
e nessuno sarà mai uguale -
Ed ancora in milioni di dialetti
e modi con cui fare
ed intendere l'Amore.


Gutta cavat lapidem
E i cumuli di gocce
Cadranno giù a Bologna
Per renderti giustizia dall'esclusione
E tu sarai dentro ad ognuna di quelle gocce
E ti tramuterai come tutti gli altri in marea
Calandoti nella Marcia che è anche la tua
Nel Giugno '19
Della commemorazione dell'Orgoglio
- Come del tuo compleanno differente -
E le gocce infine saranno trafitte dal sole
E si sprigionerà sospeso come eco in uno Specchio
Quell'infinito spettro di Luce.

Abbracciandoci
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