Stanze vuote (2010)
Stanze vuote
ai confini tra spazio e terra
ci trascinano in un mellifluo silenzio
tra languide lenzuola di seta
e traffici talvolta innocenti
di amori perenni,
insaziabili;
Porte aperte
ai bordi della strada
m'inondano di quella luce
per lungo tempo mancata;
attendo chiaro e innocente
il suono talvolta impertinente
della tua voce magica
- a me essenziale -
Mentre sorretta ancora
da una falsa quanto onesta
poesia (fantasia?)
- necessaria -
cerco il mio futuro
spaventata,
arrancando tra vicoli di fumo, nel buio
d'una notte stellata
incespicando tra le tue parole
come fra cumuli di sassi e sterpaglia,
scambiando ogni sorriso
per un voto solenne
di eterno amore,
- forse solo una culla (un voto) perenne,
un fanciullesco candore -
E mentre muta l'inverno, fuori di me, di te
scorre ancora placido il lungo torrente del pensiero
riecheggiando i sussulti silenziosi del cuore,
simbiotico eco
di armonie irrisolte.
E cantano ora, come all'unisono
finalmente insieme,
sincronizzandosi, le nostre parole.