Woodpecker (Cervia - RA)
Discoteca Woodpecker: dall'architettura astratta e minimale, in una cornice affascinante, rappresenta un sigillo alla continuità tra terra e cielo, aperto e chiuso, visibile e invisibile.
Sperduto fra le campagne di Cervia, si erge come una cupola di un'astronave aliena il famoso Woodpecker, partorito dalla genialità e intuizione dell'architetto faentino Filippo Monti. Erano gli anni 1960 ed urgeva una nuova collocazione al dancing sito nel centro abitato poiché troppo rumoroso per le quiete vie cittadine. Fu così che nel 1966 venne costruita questa "discoteca galleggiante", caratterizzata da un cratere circondato da un'alta duna con all'interno una piattaforma rivestita in marmo giallo di Siena, ritagliata su laghetti circolari e una grande cupola in vetroresina che ricopriva la pista da ballo. Peccato che la sua fortuna durò poco, qualcuno dice a causa delle troppe zanzare, e già nel 1975 chiuse i battenti. Ma a differenza di altre discoteche o locali che nel corso degli anni fallirono e versano ora nell'abbandono più totale, preda dei morsi del tempo e dell'incuria, questo capolavoro di natura e architettura che insieme si sposano realizzando una perfetta simbiosi, è sempre stata perfettamente conservata e mantenuta in perfetto stato (fatto salvo la zona dei bagni piena di calcinacci e tubi rotti). L'associazione MAGMA se ne è curata di recente, organizzando eventi. All'interno della cupola domina una meravigliosa opera del famoso street artist Blu.